Pro-Polis: davanti, a difesa della città

Il Propoli è una sostanza ceroide-resinosa che le piante producono attorno alle gemme a loro difesa e che le api raccolgono e portano nell'alveare (pro-polis = davanti, a difesa della città), dopo averla elaborata con i loro secreti salivari, i cui principi attivi finiscono con l'essere incorporati, cosicché il propoli presenta differenze costitutive rispetto alla materia prima di partenza.
Il Propoli è una sostanza ceroide-resinosa che le piante producono attorno alle gemme a loro difesa e che le api raccolgono e portano nell'alveare (pro-polis = davanti, a difesa della città), dopo averla elaborata con i loro secreti salivari, i cui principi attivi finiscono con l'essere incorporati, cosicché il propoli presenta differenze costitutive rispetto alla materia prima di partenza.
Un medicamento nuovo che sa di antico

L'uso della propoli, conosciuto in occidente soltanto nella metà degli anni '80, era invece rimedio popolare da parecchi decenni negli ex Paesi dell'est, dalla Yugoslavia alla Romania, all'Ungheria, alla Russia. Risale però nella notte dei tempi, tanto che se ne trova taccia nella medicina orientale (ayurvedica), in quella medio-orientale e presso gli Incas.
Come preservare il corpo per la vita eterna?

In particolare ne fecero largo uso gli Egiziani, non solo in campo medico, ma anche nel processo di conservazione dei cadaveri, per mummificazione. Per quest'ultimo impiego non si tratta, in sostanza, che dell'applicazione in campo umano di quanto le api fanno nei confronti dei piccoli animali predatori che, se entrano nell'alveare, vengono uccisi con il veleno e poi rivestiti con il propoli, così da mummificarli.
Innumerevoli proprietà, ma non è un farmaco

Il propoli non fa ancora parte della nostra farmacopea ufficiale, non essendo state ancora prodotte specialità medicinali con precisa indicazione farmacologica e titolazione dei principi attivi. E' per questa ragione che il propoli, nelle varie preparazioni, è venduto nelle erboristerie, o nel settore erboristico delle farmacie, oltre che nelle profumerie, in quanto presente in creme cosmetiche, shampoo e lozioni. Questa situazione ha certamente limitato la prescrizione da parte dei medici, salvo quelli preparati nel campo della medicina naturale, ma ne ha favorito l'uso da parte della gente, come medicina alternativa, cioè come prodotto "fai da te" della salvaguardia della salute, o nel trattamento di quella piccola patologia che non richiede l'intervento del medico, ma tutt'al più il consiglio del farmacista. Constatate poi le molteplici proprietà curative del propoli, la gente se ne sta servendo anche alla comparsa dei sintomi che preannunciano malattie (fase prodromica), e come coadiuvante di una terapia farmacologica vera e propria, ne caso di malattia conclamata.
L'impiego del propoli in medicina popolare, per lo più su basi empiriche, avvallate però dall'esperienza, è per uso esterno, sotto forma di pomate per la cura di piaghe, ustioni e ferite (è ben noto l'impiego nella guerra dei Boeri nel Sud Africa intorno al 1900 e poi da parte dei Russi nell'ultima guerra mondiale) e per via interna sotto forma di compresse da masticare, od estratti per la cura di fatti infiammatori del cavo orale o dell'apparato respiratorio, digerente o genito-urinario.
Accanto a queste proprietà antiinfiammatorie e stimolanti la riparazione delle ferite, ne sono state riconosciute altre, particolarmente interessanti, che trovano ora la loro spiegazione scientifica, considerando la sua composizione e quindi l'azione biologica dei suoi componenti.
L'impiego del propoli in medicina popolare, per lo più su basi empiriche, avvallate però dall'esperienza, è per uso esterno, sotto forma di pomate per la cura di piaghe, ustioni e ferite (è ben noto l'impiego nella guerra dei Boeri nel Sud Africa intorno al 1900 e poi da parte dei Russi nell'ultima guerra mondiale) e per via interna sotto forma di compresse da masticare, od estratti per la cura di fatti infiammatori del cavo orale o dell'apparato respiratorio, digerente o genito-urinario.
Accanto a queste proprietà antiinfiammatorie e stimolanti la riparazione delle ferite, ne sono state riconosciute altre, particolarmente interessanti, che trovano ora la loro spiegazione scientifica, considerando la sua composizione e quindi l'azione biologica dei suoi componenti.